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lunedì 24 giugno 2013

Non lasciarmi | Kazuo Ishiguro | Einaudi

Non lasciarmi
Kazuo Ishiguro
Einaudi



INTRO:
Il libro di cui vi parlo oggi è un romanzo molto particolare, un romanzo che narra una realtà distopica che mai vorremmo vedere realizzata, descritta con una sensibilità molto vicina a quella orientale e un occhio clinico tipico dell’uomo occidentale, un mix che identifica questo scrittore, inglese ma di origini nipponiche, e non potrà lasciarvi indifferenti.

In pillole:  
Kathy, Tommy e Ruth sono grandi amici. Tutti e tre vivono a Hailsham, un collegio molto particolare, in cui vengono allevati e istruiti i futuri donatori e assistenti. Ma chi sono queste due figure? E qual è il significato profondo che si cela dietro queste due comuni parole? Attraverso la voce di Kathy ripercorreremo la sua storia e quella dei suoi due più cari amici, una storia d’amore e amicizia, di separazione e dolore, di impotenza di fronte a un destino ineluttabile, sullo sfondo di una realtà terribile, vero e proprio incubo del genere umano di cui solo noi potremmo essere artefici.

Temi:
Trattandosi di un romanzo distopico, il libro spinge il lettore a riflettere sulla società umana e sulle possibili implicazioni che il progresso può avere sulle nostre vite. Chi si accinge a leggere questo romanzo, si troverà di fronte a un mondo creato da noi uomini in cui vengono allevate copie di esser umani alla stregua di piantagioni di organi utili per debellare malattie e far progredire le nostre conoscenze. Ma questi essere umani di serie B sognano, pensano, amano come noi. Inevitabile dunque la riflessione anche sul concetto di anima e sulle capacità dell’uomo, clone o no, di provare sentimenti ed emozioni.

Leggilo se:
  • Ami fronteggiarti con il genere distopico e, in generale, con i libri che si basano sul concetto del “What if”
  • Ami le storie d’amore insolite ma che riescano a commuoverti comunque
  • Cerchi una lettura che ti faccia riflettere
Non leggerlo se:
  • Sei in cerca di letture leggere
  • Non ami la letteratura giapponese o di ispirazione orientale


Veniamo a noi:
Non lasciarmi è un libro che colpisce E fa male. La storia parte in medias res e non dà modo di orientarsi nel mondo di Kathy, la narratrice di questa struggente storia, lasciandoti in balia delle tue emozioni e dei tuoi dubbi e pensieri. Mi sono accostata al libro perché me ne avevano parlato come un romanzo in cui si narrava di un mondo dove esistevano dei cloni, esseri umani di serie B utilizzati per scopi scientifici e curativi. In realtà Non lasciarmi è molto di più. Si tratta di una grande storia di amore e amicizia, di dolore e abbandono. I personaggi non danno mai una reale percezione della loro condizione di “donatori”, quasi dando per scontato cosa noi sappiamo (che in realtà è molto poco) e questo fa si che in un certo qual modo si dimentichi chi siamo realmente i ragazzi di Hailsham e si viva una storia dai canoni universali, una storia in cui potersi riconoscere e rivivere sensazioni. Ed è forse qui che sta la grandezza del romanzo. Kathy, Tommy e Ruth come tutti gli altri “assistenti” e “donatori” sono esclusi dalla società salvo quando il loro corpo si ritiene necessario per scopi indicibili. Eppure loro non potrebbero apparire più umani di così. E’ la loro umanità a dare il segno di quanto orribile sia la realtà in cui vivono. Ci si commuove, si soffre e si ama con loro e così facendo Ishiguro annulla qualsiasi distanza e differenza, anche quelle più estreme e compie un’acuta critica alla società, portando il tutto a terribili estremi. Sono l’amore e le emozioni che provano i personaggi di questo incredibile romanzo a dare prova tangibile di come l’uomo sia lui stesso causa di tutti i suoi mali.
In epoche in cui la scienza e il progresso sembrano essere l’unica via e tutto ciò che conta, Non lasciarmi è un invito a riflettere su cosa siamo realmente: non solo carne, non solo muscoli e arti, non solo cervello, ma persone (o anime, scegliete voi il termine che preferite) in cerca di un posto nel mondo e di qualcuno che non ci abbandoni mai…


La Frase che mi piace:
Rimanemmo così, sulla sommità di quel capo, per quello che ci sembrò un tempo infinito, abbracciati senza dire una parola, mentre il vento non smetteva di soffiarci contro, e sembrava strapparci i vestiti di dosso; per un istante fu come se ci tenessimo stretti l'uno all'altra, perché quello era l'unico modo per non essere spazzati via nella notte.


Recensito da: Strawberry per The Social Reading