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venerdì 27 luglio 2012

10 libri (e 10 canzoni) IMPERDIBILI da mettere in valigia prima di partire

Eccoci qui ad aggiungerci a tutti quei siti/blog/forum/ecc. che hanno già pubblicato la loro lista-vacanze da settimane...ma noi, in linea con l'essere sempre in ritardo dell'amministratrice di questo blog, ve la pubblichiamo solo oggi, perchè sicuramente ci sono dei ritardatari come noi che ancora non si sono preoccupati di questo aspetto fondamentale delle vacanze. Ecco, voi siete il nostro target ;-)

Eh sì perchè se noi poi ti trovi lì bello bello in spiaggia -1 giorno, 2 giorni, 3 giorni- ma se poi realizzi che non hai niente da leggere ti devi per forza abbuffare di Chi e Novella 2000 che un po' vanno anche bene però a lungo andare....beh!!!

Inoltre oggi, siccome ci sentiamo particolarmente creativi e generosi, vi pubblichiamo anche la TOP TEN delle canzoni che devono essere scaricate nei vostri I-cosi prima di partire. Grazie alla nostra collaboratrice Rachele C., grandissima esperta di musica :-)

Pronti???........VIAAAAAAAAAA!


1)Una lama di luce – andrea camilleri
Leggilo perchè camilleri e montalbano non deludono mai! Leggilo se hai voglia di un perfetto mix di umorismo, avventura, introspezione, dramma, sentimento, che soddisfa pienamente.

2)Le luci nella case degli altri – chiara gamberale
Leggilo se hai voglia di una storia tenera dove il realistico e l’assurdo si sposano alla perfezione, incuriosendoti fino alla fine, grazie anche alla splendida scrittura della Gamberale

3)Da questo libro presto un film – simona toma
Leggilo perchè è il TOP per l’estate; fresco e spumeggiante, ti invita a vivere l'estate con il massimo dell'entusiasmo e con la spensieratezza che solo questa stagione ti permette di avere (vedi anche la recensione della nostra collaboratrice VM).

4)Se ti abbraccio non aver paura - fulvio ervas
Leggilo se vuoi affrontare il viaggio “reale” e metaforico di padre e figlio nel mondo dell’autismo.
Una storia che ha commosso e che può smuovere certi pregiudizi.

5)L’incontro  - michela murgia
Leggilo se cerchi  un’ appassionata storia di formazione, un’amicizia speciale, una vacanza sarda da non dimenticare.

6)La delicatezza  - david foenkinos
Leggilo se hai voglia di un romanzo leggero, delicato, da leggere in fretta, che parla d’amore e che fa anche ridere un sacco.

7)Un uso qualunque di te – sara rattaro
Leggilo se cerchi una storia che ti emozioni e che ti arrivi dritta al cuore. Un tradimento che diventa poesia tra le mani di questa scrittrice appena scoperta (e che ne farà di strada!).


8)La ragazza con l’orecchino di perla -  trac chevallier
Leggilo se vuoi immergerti in un perido storico desueto, farti trasportare dalle emozioni della protagonista e vivere l'avventura di un pittore che ha cambiato la visione dei colori nella storia dell'arte.Bello!

9)Un libro di Jeffery Deaver (ciclo Lincoln Rhyme: se vuoi iniziare dal primo allora prendi “Il collezionista di ossa”)  

Leggilo se hai voglia di brividi anche d’estate e ti piace giocare al piccolo detective. Se ami il thriller diventerai subito un suo seguace!



10)Olivia, ovvero la lista dei sogni possibili – paola calvetti

Leggilo se hai voglia di una storia giovane e di giovani, se credi al destino e che dopo la tempesta il sole sorge già... (domani vi postiamo la recensione di questo libro)

 


ATTENZIONE! Fuori lista:
50 sfumature di grigio-nero-rosso
Io sto terminando il grigio (il primo) e non credo di proseguire a sperperare così I miei soldi ma se vuoi un po’ di porno-soft abbastanza ridicolo e noioso fai pure!
Io ti consiglio di leggerti le trame e i commenti a questa trilogia su qualche sito web, una”infarinata”...giusto il necessario per non sentirsi esclusi da eventuali discussioni sul “fenomeno” del momento che potrebbero accendersi on the beach ;-)

 



...ed ecco anche le CANZONI DELL'ESTATE adatte ad ogni situazione!



1. canzone da cantare da sola in macchina, con volume elevatissimo
GOTYE FT.KIMBRA- SOMEBODY THAT I USED TO KNOW

2. canzone ignorantissima da ballare in spiaggia con le amiche (se a milano marittima è anche meglio) GUSTAVO LIMA- BALADA

3. canzone da canticchiare mentre si cucina da sole(mariti/fidanzati ben lontani dai fornelli) con un bicchiere di vino NINA SIMONE-MY BABY JUST CARES FOR ME

4. canzone con cui svegliarsi la mattina, mentre si fa la doccia GIORGIA-TU MI PORTI SU

5. canzone per quando si è felici, davvero felici JOY WILLIAMS- SUNNY DAY

6. canzone per quando si ha nostalgia degli anni '80 (1983 per la precisione) (da vedere anche il video, eccezionale) TALKING HEADS - THIS MUST BE THE PLACE

7. canzone commerciale, ma per chi ha voglia di romanticismo KASABIAN-GOODBYE KISS

8. canzone da sottofondo se qualcuna si volesse "rilassare" JIMI HENDRIX - THE WIND CRIES MARY

9. canzone per quando ci si sente tamarre nel profondo e si vuole ballare con le amiche DJ ANTOINE-MA CHERIE

10. la canzone per eccellenza dell'estate e che ognuna dovrebbe avere nel proprio lettore..
GINO PAOLI-SAPORE DI SALE

mercoledì 18 luglio 2012

I titoli dei libri mai scritti.....gratis per voi!

Signori cari, 


visto che nella mia più che trentennale vita ho avuto voglia parecchie volte di scrivere un libro ma non l'ho mai  fatto, ho pensato che non posso più tenere chiusi in un cassetto i FANTASTICI titoli che avevo già pensato per questi best-seller, sarebbe davvero egoista (oltre che uno spreco!)....E allora oggi, presa da un raptus di generosità acuta, ho deciso di regalare al MONDO, in modo assolutamente gratuito, tali titoli!

Siete già elettrizzati all'idea??? E allora tenetevi forte perchè adesso si parte!

PS:come ho appena scritto, IO, nel pieno possesso delle mie facoltà mentali e fisiche, decido, senza costrizione alcuna, di regalare ai contemporanei e/o ai posteri i miei preziosi titoli, MA, e dico MA, mi piacerebbe che se qualcuno decidesse di usarli mi dedicasse almeno due righe di ringraziamento ad inizio libro...poi, vabeh, fate voi secondo coscienza...






TITOLO N°1/ FUMARE E' TROPPO DA SFIGATI


dunque...questo titolo è nato anni fa quando avevo smesso di fumare per circa due settimane...quando era passato un giorno (o forse 2) dalla decisione e la mia motivazione era ancora elevatissima, avevo pensato di scrivere questo libro dedicato a tutti i ragazzi in età a rischio (target: 15-20enni).
Mi piaceva l'idea di usare il loro linguaggio e di trovare una modalità che non li spaventasse ma che facesse loro capire che se fumavano erano dei poveri sfigati.
Questo nasceva dal fatto che è risaputo che i ragazzi giovani vedono i problemi legati al fumo (malattie gravi, tumori, pelle che invecchia, ecc.ecc.) come qualcosa di lontano anni luce da loro perchè sono in una fase della vita in cui si sentono indistruttibili.
Ma a cosa sono particolarmente sensibili in quel momento? al giudizio dei pari! Quindi se fossi riuscita a fargli capire che fumando sarebbero stati emarginati dai loro compagni "cool", il gioco era fatto.
NB: ovviamente il libro faceva parte anche di un programma educational da concordare con le scuole medie e superiori.
NB2: il progetto è miseramente fallito quando, a distanza di due settimane, ho ricominciato a fumare più di prima :-((




TITOLO N°2/ I GRANDI SPIEGATI AI PICCOLI


Qui probabilmente mia figlia era nata da poco e io volevo instillare nelle piccole e giovani menti come la sua dei valori ENORMI che l'avrebbero guidata per tutta la vita facendola diventare il nuovo presidente degli Stati Uniti d'America o qualcosa del genere.
Il libro avrebbe dovuto essere diviso in capitoli---> un capitolo=un personaggio famoso e un valore
Esempio: capitolo 1: madre teresa di calcutta=la carità e via lo spiegone sulla vita e le opere di madre teresa...
Altri personaggi a cui avevo pensato erano martin luther king e/o giovanni falcone per il coraggio, steve jobs per il genio creativo, gandhi per la lotta non violenta, qualche grande medico e poi magari esempi di piccoli eroi della porta accanto...il ragazzo che aiuta la vicina anziana con la spesa o l'uomo che si tuffa per salvare bimbi non suoi....
NB: il linguaggio deve essere semplice, le vite dei grandi vanno raccontate sotto forma di romanzo di modo che la lettura sia "lieve" anche per i più piccoli che altrimenti -  invece che esaltarsi e farsi ispirare da queste storie - potrebbero annoiarsi in zero secondi :-))) 




TITOLO N° 3/ IL NICHILISMO DELLA CASALINGA
Questo libro, di impronta più filosofica e astratta dei precedenti, nasce da una giornata trascorsa a casa dal lavoro (forse perchè influenzata? boh, qualcosa del genere...).
In quella fatidica giornata le mie occupazioni erano state:

  • preparare la colazione
  • sparecchiare
  • riempire la lavastoviglie
  • farla partire
  • fare nel frattempo una lavatrice
  • svuotare la lavastoviglie
  • stendere i panni ormai lavati
  • apparecchiare 
  • cucinare
E via di nuovo

  • sparecchiare
  • riempire la lavastoviglie
  • farla partire
  • fare nel frattempo una lavatrice
  • svuotare la lavastaviglie
  • stendere i panni ormai lavati
  • apparecchiare 
  • cucinare
Arrivata a sera, la depressione si era ormai impossessata di me ed io ero giunta alla semplice conclusione che il lavoro della casalinga è assolutamente inutile e profondamente vizioso perchè pulisci per poi risporcare, apparecchi per poi sparecchiare (e per poi ri-apparecchiare), stiri per poi stropicciare (e ri-stirare) e così via all'infinito....ditemi voi se avreste trovato un titolo migliore di così a questo concetto!!!!

Ecco, concludo qui la rassegna de "I miei migliori titoli" (ehi! ma questo è un altro titolo!!!va beh...) nella speranza che qualche scrittore navigato o alle prime armi ne approfitti senza indugi.

Con affetto
EA 









venerdì 13 luglio 2012

IL LINGUAGGIO SEGRETO DEI FIORI - Vanessa Diffenbaugh


Il linguaggio segreto dei fiori
Vanessa Diffenbaugh
Garzanti (2011)





INTRO:
Il libro che proponiamo è stato un vero e proprio caso editoriale, con milioni di copie vendute in tutto il mondo. E in effetti è un libro che attrae, fin dalla copertina che prevede 5 varianti con altrettante immagini di fiori diversi: tulipano, margherita, gerbera, buganvillea e rosa. Vediamo cosa questa bellissima copertina racchiude…
In pillole:  
Victoria è una ragazza di diciotto anni che ha trascorso l’infanzia da orfana tra famiglie in affido e case d’accoglienza. Vive un’esistenza solitaria, isolata dal mondo che non capisce e dal quale si è sentita rifiutata fin dalla nascita. Odia il contatto fisico e la sua unica compagnia sono i suoi amati fiori. Il loro linguaggio è l’unico che Victoria comprende e parla, sicura che questo la renda immune dai dolori che provengono dall’esterno e di cui ha fatto esperienza per anni. Il linguaggio segreto dei fiori cela però una storia di amore e calore familiare che Grant, ricomparso nella vita della ragazza dopo una dolorosa vicenda del passato, riuscirà a riportare a galla…

Temi:
Il linguaggio segreto dei fiori narra la storia di una ragazza che ha vissuto la sua intera giovane esistenza sola, senza l’amore dei genitori e il calore che solo una casa sa dare. Il suo cuore pare indurito e insensibile alle sollecitazioni esterne, anche quando scopre che al mondo esistono persone a cui lei piace e che sanno essere gentile con lei e amarla. La storia della protagonista è dunque un percorso di accettazione, di se stessi e di una realtà che non è sempre dura con noi, ma ci regala anche amici e affetti. La scrittrice Vanessa Diffenbaugh è riuscita a raccontare la storia di Victoria grazie alla sua esperienza di madre adottiva che l’ha resa capace di illustrarci il punto di vista di chi non ha mai concepito l’amore e la famiglia come qualcosa di scontato, ma come un traguardo difficile da raggiungere.

Leggilo se:
·         Sei una donna
·         Ti piacciono i romanzi che privilegiano i sentimenti
·     Ami le storie con implicazioni sociali (in questo caso la difficile integrazione degli orfani nella nostra realtà sociale) ma che non siano troppo impegnativi
·     Ami i fiori e credi nel loro potere benefico o nella loro semplice capacità di rallegrare le nostre vite

Non leggerlo se:
·         se sei un uomo: ti annoieresti, è inevitabile
·         sei in un periodo di letture allegre e spensierate






Veniamo a noi:
Vanessa Diffenbaugh è madre adottiva e la sua è stata per anni una famiglia tra quelle che accettano ragazzi in affidamento. La storia di Victoria è dunque il risultato di un’esperienza vissuta sulla propria pelle, nel ruolo di osservatrice davanti a storie di ragazzi e bambini molto diverse tra loro ma tutte accomunate da una costante: la mancanza di una famiglia e la percezione di questi ragazzi di non essere degni d’amore perché rifiutati dai loro genitori e, per estensione dalla società. La storia di Victoria è ovviamente un caso estremo: la ragazza si è chiusa in un mondo in cui solo Elizabeth – un personaggio che si rivelerà molto importante per la protagonista, una donna senza figli in cerca di quella dimensione che sa essere sua, quella di madre e che trova in Victoria la risposta – è riuscita a penetrare attraverso un linguaggio speciale e unico, quello dei fiori. Tale linguaggio affascina Victoria perché lo sente vicino alla sua condizione di outsider (il linguaggio dei fiori nasce nell’epoca vittoriana ed è una retaggio appartenente a un mondo e a un modo di interagire con gli altri che non esiste più) al punto da adottarlo e farlo suo. In realtà quel linguaggio è come la coperta di Linus, è in grado di dare alla ragazza la forza di andare avanti, ma è anche uno scudo con cui aumentare il proprio isolamento dal mondo, già stabilito attraverso il suo rifiuto per ogni contatto fisico, con la convinzione che quest’ultimo non porti altro che dolore. Solo l’incontro con Grant e tutto quello che deriverà daranno inizio a un percorso difficile che vedrà Victoria accettarsi, sciogliere quella scorza dura che ha attorno al cuore e accettare il mondo e di conseguenza l’amore e la vita. Una storia che racchiude molte storie, non fittizie ma vere, reali, che accadono ogni giorno intorno a noi:
storie di figli senza genitori e di genitori senza figli, ma anche di famiglie nuove che nascono non per mezzo di legami di sangue ma attraverso sentimenti sinceri e profondi. Che sono poi tutto ciò che conta.

La Frase che mi piace:
Non mi fido, come la lavanda, Mi difendo, come il rododendro Sono sola, come la rosa bianca, e ho paura. E quando ho paura, lascio… 

Recensito da: Strawberry per The Social Reading


...Ed ecco lo spunto psicologico di Luca Mazzucchelli, il nostro psicologo multimediale!




E’ sempre più diffusa anche negli ambienti psicologici la parola “orto-terapia”, che rimanda all’utilità che riscontra in alcune persone il dedicare del tempo ad hobby che possano permettere di riposare, riflettere e rilassarci.

Da questo punto di vista prendersi cura dei giardini, orti e fiori stimola il senso di responsabilità e anche favorisce alcune abilità proprie di una prima fase della socializzazione. Non solo: ansia e stress vengono spesso in questo modo limitate, con riscontri positivi sul tono dell'umore della persona.

Come anche capita nella più famosa e utilizzata “pet therapy” la persona instaura una dinamica per cui, prendendosi cura dell’altro, allo stesso tempo si prende cura di se stessa.

A mio avviso, con i fiori, ci si fa carico di una relazione in un ambiente per certi versi protetto: non possiamo essere giudicati e, ad essere esercitata, è primariamente la propria capacità di accudire l’altro.

Quale il rischio?
La decisione di “prendersi cura di una persona” è il primo livello per l’instaurarsi di una relazione più matura e completa, che però per definirsi tale necessita di un ulteriore ingrediente, spesso vissuto con molta sofferenza da chi fatica a fidarsi all'interno della relazione: accettare di farsi accudire da un’altra persona.


E’ questo un passaggio – per alcuni forse scontato – che rivedo spesso nella mia attività clinica come delicato e carente.
Accettare di farsi accudire è più rischioso dell’accudire perché vuol dire mettersi in gioco in maniera più completa, aprirsi a 360 gradi e mostrarsi nelle proprie fragilità e debolezze.


giovedì 5 luglio 2012

DA QUESTO LIBRO PRESTO UN FILM - SIMONA TOMA – MONDADORI


DA QUESTO LIBRO PRESTO UN FILM
(SIMONA TOMA– 2011)
MONDADORI




Questo libro in questi giorni compie un anno. E per l’occasione l’ho rispolverato per presentarvelo. Prima però vi devo confidare un segreto: la scrittrice, Simona Toma, prima ancora di essere l’autrice di questo romanzo, è una mia amica. Ma non è per questo che vi dirò che la sua opera prima non sembra affatto un esordio, che si tratta di una storia d’amore e giovinezza che si lascia leggere in un soffio, che i personaggi vi mancheranno una volta chiuso il libro e che queste pagine tutte rosa vi strapperanno un sacco di risate e di sospiri nostalgici….
Ma veniamo al dunque…
In pillole:  
Toni, Matilde e Clementina sono inseparabili come solo al liceo le amiche sanno esserlo. Ciascuna con la propria tipicità, così diversa dalle altre, formano un trio male assortito ma assai affiatato e buffo. Attorno a loro poi gravita un mondo di personaggi in cui ciascuno di noi potrà ritrovare qualche vecchia conoscenza dell’ingrata adolescenza. Ovviamente, come nella migliore tradizione delle storie al femminile, c’è di mezzo un ragazzo: ovviamente è bello, ovviamente è fascinoso, ovviamente fa un lavoro figo, l’aiuto regia. E così le tre diciottenni si ritroveranno catapultate nel cinema milanese, poco patinato e alquanto assurdo, abitato da personaggi grotteschi ed esilaranti, non troppo diversi da quelli che lo popolano in realtà. Se la missione sentimentale avrà successo dovrete scoprirlo da voi….

Temi:
L’amicizia incondizionata, il colpo di fulmine che ti toglie la ragione e ti rende una mina vagante, l’energia e la spregiudicatezza dell’essere pronte a tutto e quella certa sana ingenuità che rende – per usare le parole dell’autrice – “integraliste dell’amore”. E ancora, i sogni ad occhi aperti e l’amarezza delle prime delusioni e, di sfondo, un mondo – quello del Cinema – che può sembrare inarrivabile e dorato, ma che si dimostra poi duro come la realtà e pieno di falsi luccichii e di contraddizioni come la vita.

Leggilo se:
-         hai voglia di celebrare la memoria del tuo ultimo anno di liceo e tutte le follie fatte per amore
-         se ti piacciono le storie di amicizia al femminile e i suoi pasticci
-         se pensi che il rosa shocking  si intoni bene con la carta da parati del tuo salotto
-         se vuoi un libro da leggere tutto d’un fiato, ridendo e sorridendo, da regalare poi alla tua migliore amica con una dedica piena di sentimento
-         se ti piace l’umorismo intelligente e apprezzi la scrittura arguta di chi ha talento ma non si prende troppo sul serio

Non leggerlo se: 
- se pensi – citando l’autrice – che “l’amore quest’anno non si porta. E’ out, come il marrone”.
- sei un aiuto regista figo e un po’ stronzetto e non hai il senso dell’umorismo.


La Frase che mi piace
“Per Clementina l’amore trionfa. Per Matilde l’amore è un calcio in bocca con gli anfibi… Io nel mio piccolo mi sento di proporre una soluzione di compromesso, cercando di riconquistare un ruolo nelle vite delle mie quasi ex amiche. L’amore non vince, non perde. L’amore pareggia”.
Imperdibile poi la pagina dei ringraziamenti e la biografia – auto redatta – dell’autrice

Leggi anche l'intervista all'autrice!!!!



 ·         Cara Toma, il tuo status di Facebook, alla voce "lavora presso" dice Fine dicitrice di sublimi minchiate presso le vostre menti. Dicci come è iniziata questa carriera spericolata.

Io rivendico con orgoglio la mia verve cazzara.
Posso iniziare così questa intervista?
Scrivere è sempre stata la più diretta e immediata emanazione dei miei neuroni ubriachi e folli, è sempre stato il mondo in cui loro si spalmavano su un foglio, schermo, status di Fb, tweet e via dicendo.
Sembro troppo fanatica se ti dico che scrivere è come respirare e che respirare è come dire minchiate per me? Non lo so, fare la pagliaccia è una specie di talento naturale.
E un pazzo ha deciso che tutto questo dovesse diventare un libro.
Io dico un pazzo ma, in realtà, si tratta di rinomatissimo e augusto editor/autore bestelleraro di Mondadori, Francesco Gungui, che un giorno di tre anni fa (quando tutto questo è cominciato, giugno 2009) gli ha detto sfiga e si è imbattuto nelle mie sudate carte: i primi cinque capitoli di quello che sarebbe poi diventato “Da questo libro presto un film”. Quindi, io sono un esempio, romantico, da favola, di una cui si è avverato un sogno: mi sono trovata al posto giusto, nel momento giusto, con la persona giusta e con la cosa giusta.
Tutta una roba molto giusta, insomma!

  • ·         Un aspetto del libro che mi sta particolarmente a cuore è la descrizione dei personaggi della troupe cinematografica. Mi sta a cuore perché mi posso vantare di aver ispirato un personaggio raccontato in modo particolarmente bonario... Qualcuno si è lamentato riconoscendosi?


Io amo questa domanda, ho bisogno di dirtelo!
Qualcuno più che lamentarsi, ha fatto finta di niente, ha cercato di non darmi soddisfazioni, salvo poi dire che il libro era una cagata pazzesca e che io mi ero montata la testa.
Figurati, io manco ce l’ho una testa da montare e se ce l’ho sta persa tra le nuvole!
Trattasi di classico caso di rodimento, da manuale direi.
In realtà, un giorno ho sgamato due miei ex fidanzati, da bassissima classifica e in lotta per non retrocedere, riparati in un angolo, nascosti e poco illuminati (gli ex sono sempre poco illuminati) che si dicevano reciprocamente “Qua sono io”, “Eh no qua sono io”, “Eh ma il bidone in questa maniera gliel’ho dato io”, “Sì ma quello fidanzato ero io”…  Ok abbiamo capito chi è stato quello più stronzo.
Questo libro per me è stato la mia personale campagna contro l’inquinamento sentimentale.
E ho vinto, sai perché?
Perché incontrare uomini sbagliati può essere molto utile se poi incontri l’editor giusto che ti fa scrivere un libro.
In ogni caso, ribadisco non si tratta di un libro autobiografico, davvero, è solo un libro scritto da me!

  ·         Dacci un'immagine che racconti come lavora una scrittrice nella Milano di oggi.

Io mi sono innamorata perdutamente di Milano.
La nostra storia è molto difficile ma piena di cose, di emozioni, di belle parole ma anche di cose pessime.
Qui è cominciata la mia seconda vita, la più “mia” che abbia avuto fino a questo momento.
E mi piace scrivere di Milano, al punto, che ci sto ambientando anche il mio secondo libro.
Milano, secondo me, è molto raccontabile perché è una storia continua, tutto quello che succede quando esci da casa è degno di essere raccontato.
È così piena di umanità e disumanità che non si finirebbe mai di dire!
Io quando ho scritto il libro, dovendolo ambientare a Milano e conoscendola ancora poco (due anni fa), me ne andavo in giro con il naso all’aria cercando di catturare ogni minimo dettaglio e respiro. E così facendo mi sono imbattuta, per esempio, nel meraviglioso Orto Botanico di Lambrate dove ho ambientato una bella scena romantica tra i miei protagonisti.
Ma devo dire anche che i miei amici milanesi  (e tu ne sai qualcosa) mi hanno molto aiutato, soprattutto nel correggere i miei errori apocalittici e i miei riferimenti geografici e toponomastici sbagliatissimi.

 ·         La frase con cui vorresti essere ricordata.
In genere, una frase di Andrea Pazienza: “Amatemi”!
Se devo usare una frase del mio libro, ti direi: “L’amore pareggia” perché è profondamente vero.
  • ·         L'aneddoto con cui non vorresti mai essere citata.

Nessuno, oramai non provo più vergogna di niente!
  • ·         Dove sono oggi Toni, Tilde e Clementina?

Stanno capendo, insieme a me, cosa fare da grandi.

  •  Stai scrivendo un nuovo libro????

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Sì, devo citare uno dei miei film preferiti “Harry, ti presento Sally” quando Harry, la notte di Capodanno dice a Sally: “Quando scopri che vuoi passare il resto della tua vita con qualcuno, speri che il resto della tua vita cominci il prima possibile”.
Ecco, io lo posso dire rispetto alla scrittura e al mestiere dell’autore: “quando scopri cosa vuoi fare per il resto della tua vita, speri che il resto della tua vita cominci il prima possibile”.
E, forse, il resto della mia vita è già cominciato!

Recensione ed intervista a cura di VM